L’ozonoterapia è la scelta migliore tra le terapie conservative per l’ernia del disco. Infatti permette di ottenere risultati eccellenti senza nessun effetto collaterale.

Ozonoterapia guidata a Milano dott Alessio ZambelloIl mal di schiena è uno dei più comuni e importanti problemi di salute pubblica, sociale ed economica che colpiscono la popolazione a livello globale.  Spesso è associato a sintomi sciatici che, nel 90% dei casi, sono generati dall’ernia del disco.

La causa del dolore radicolare nella regione lombare è multifattoriale, più frequentemente dovuto a fattori meccanici e / o infiammatori. Nel caso dell’ernia vi è una compressione diretta della radice del nervo o del ganglio della radice dorsale e una compressione indiretta sui vasi perineurali.

Se il disco è danneggiato, sia l’articolazione che la radice del nervo e il tessuto epidurale che la circonda si infiammano. Questo rende il nervo estremamente sensibile alla pressione e genera dolore anche per una leggera manipolazione o pressione. Va detto che in presenza di una qualunque deformazione del disco vertebrale, sia che si tratti di una protrusione che di un’ernia, si può avvertire dolore anche senza nessuna compressione diretta della radice.

Il primo approccio terapeutico all’ernia del disco lombare deve essere conservativo, con terapie farmacologiche, fisiche e cognitivo comportamentali. In caso di fallimento, prima di ricorrere al trattamento chirurgico, è possibile prendere in considerazione tecniche interventistiche non chirurgiche.

Prima tra tutte l’ozonoterapia perché è caratterizzata da eccellenti successi terapeutici e scarsi o nulli effetti collaterali per la cura dell’ernia discale.

Per curare l’ernia del disco con l’ozonoterapia si usano principalmente due tecniche: la paravertebrale e l’ozonoterapia guidata detta anche ozonoterapia intraforaminale o paravertebrale profonda.

La differenza principale nelle due tecniche è data dalla metodologia infiltrativa. Nelle sedute di ozonoterapia guidata il medico utilizza un amplificatore di brillanza o una tac per eseguire l’iniezione. Grazie alla precisione di questi macchinari, l’infiltrazione viene effettuata a pochi millimetri dall’infiammazione. In questo modo la miscela di ossigeno e ozono agisce più rapidamente e, solitamente, bastano 4 sedute per risolvere il quadro clinico. Quando invece viene utilizzata la tecnica paravertebrale, il medico usa riferimenti ossei per eseguire l’iniezione che avviene a qualche centimetro di distanza dalla zona interessata. Con questa tecnica occorrono mediamente 10 o 12 sedute per

Ozonoterapia ed ernia discale: come agisce

ozonoterapia per curare ernia del disco. Chiama il nostro centro di ozonoterapia di MilanoL’ozono è un gas fortemente ossidante con proprietà antisettiche, immunomodulanti, analgesiche e antinfiammatorie. La miscela di ossigeno – ozono gassosa è comunemente usata nella pratica clinica nel trattamento del dolore nocicettivo neuropatico, nei processi infiammatori e degenerativi del sistema muscolo scheletrico e specialmente per la cura di ernie e protrusioni discali. L’ozono viene somministrato sotto forma di miscela di ossigeno e ozono (a concentrazioni non tossiche comprese tra 1 µg e 40 µg di ozono per ml di ossigeno), utilizzando vari metodi percutanei.

Le tecniche principalmente utilizzate nella cura di patologie a carico della colonna vertebrale sono l’ozonoterapia guidata e quella paravertebrale.

L’ozonoterapia risulta particolarmente efficace perché:

  1. Riduce i componenti infiammatori. L’ozono interrompe il ciclo della cascata infiammatoria alterando la scomposizione dell’acido arachidonico in prostaglandine infiammatorie.
  2. Iperossigena l’area d’interesseL’ernia del disco influisce sul flusso venoso e arterioso, causando stasi venosa e arteriosa, che portano all’ipossiemia dei tessuti; applicando ossigeno – ozono in prossimità dell’ernia, la concentrazione di ossigeno aumenta.
  3. Diminuisce le dimensioni dell’ernia. L’ozono rompe le catene di glicosaminoglicani nel nucleo polposo e riduce la loro capacità di trattenere l’acqua, restringendo così il nucleo e successivamente riducendo la pressione intradiscale e periradicolare.
  4. Stimola il processo di riparazione. L’ozono promuove l’attività fibroblastica, inducendo la deposizione di collagene.

Ozonoterapia ed ernia discale: le indicazioni per la cura

Sebbene l’ozonoterapia sia uno dei migliori trattamenti conservativi per il trattamento il trattamento per ottenere un risultato clinico di successo è bene eseguire una valutazione preliminare del paziente.

Il dolore radicolare è la migliore indicazione clinica per l’ozonoterapia. Il paziente deve riferire il dolore in un dermatoma cutaneo ben discriminato e costante con test di Lasegue positivo.

Per coloro che soffrono di sindrome delle faccette articolari interapofisarie è consigliato eseguire un’infiltrazione delle faccette con steroidi e anestetico locale come test diagnostico, prima del trattamento di ozonoterapia.

Alla valutazione clinica deve seguire la Risonanza Magnetica per confermare la presenza di ernie o protrusioni lombari congruente con i sintomi clinici; non dovrebbero essere presenti deformità strutturali significative della colonna vertebrale, grave osteoartrosi vertebrale, fratture o ernie calcificate.

Va detto che le immagini radiologiche da sole non rappresentano un’indicazione sufficiente per il trattamento, poiché la deformazione del disco è presente nel 52% della popolazione e l’ernia del disco è presente in circa il 20-28% dei soggetti asintomatici.

Controindicazioni assolute

L’ozonoterapia è fortemente sconsigliata in presenza di:

  • deficit motorio neurologico severo
  • sindrome della cauda equina
  • lesioni ossee sospette infettive/infiammatorie o neoplastiche

Controindicazioni relative

  • disturbo emorragico
  • gravidanza
  • deficit di G6PD
  • ipertiroidismo
  • anemia grave
  • miastenia grave
  • recente infarto del miocardio
  • patologie psichiatriche

Ozonoterapia ed ernia discale: i risultati ottenibili

Risoluzione dei sintomi

Nei casi in cui vi è una corretta indicazione clinica e un’adeguata documentazione radiologica che confermi la diagnosi, l’ozonoterapia comporta risultati quasi chirurgici senza effetti collaterali maggiori o minori:

  • un tasso di successo del 90% al follow-up a breve termine (6 mesi)
  • un tasso di successo del 75–82% al follow-up a lungo termine (12 mesi)
  • un tasso di successo del 73% al follow up a 10 anni

Riduzione di volume dell’ernia

A 6 mesi di follow-up MR, circa il 75-96% dei pazienti ha avuto una significativa riduzione del volume di ernia, con la riduzione più elevata osservata in dischi più grandi.

Differenza tra ozonoterapia guidata e ozonoterapia paravertebrale

amplificatore di brillanza ozonoterapia guidata a MilanoL’ozonoterapia guidata (anche detta intraforaminale o paravertebrale profonda) prevede infiltrazioni sotto la guida di una tac o di un amplificatore di brillanza. Questo macchinario permette al medico di poter iniettare la miscela a pochi millimetri dalla sede del dolore e questo permette alla terapia di agire in modo più mirato e veloce. Infatti normalmente bastano 4 sedute per ottenere la risoluzione del quadro clinico.

Le infiltrazioni tramite ozonoterapia paravertebrale avvengono a qualche centimetro di distanza dall’ernia o dalla protusione discale. La maggiore distanza infiltrativa richiede in media 10 – 12 sedute.

Sebbene le sedute di ozonoterapia guidata abbiano un costo superiore, il costo totale della terapia si equivale a quello della paravertebrale poiché occorrono meno sedute. Un numero minore di sedute comporta una guarigione più veloce e un conseguente ritorno alla quotidianità anticipato.

Conclusioni

L’ozonoterapia è un approccio sicuro ed economico per i pazienti con sciatica da ernia discale o protrusione, avendo dimostrato buoni risultati a breve e lungo termine, tempi di recupero significativamente più brevi rispetto ai trattamenti alternativi, e riduzione della necessità di chirurgia. Inoltre, si deve considerare che i pazienti senza una buona risposta alla terapia con ossigeno – ozono possono ancora sottoporsi a discectomia chirurgica.