Il gruppo di ricercatori ha effettuato un’importante revisione di una casistica molto ampia di 1208 pazienti portatori di ernia discale lombare trattati in oltre 6 anni di attività con Ozonoterapia, sia con tecnica paravertebrale che intradiscale nel periodo 1994-1999.

Tra i 1208 pazienti sottoposti a Ozonoterapia intradiscale la sintomatologia è stata abolita in 987 (81.7%), vi è stato un buon miglioramento in 164 (13.5%), e una modesta remissione in 57 (4.7%)

La regressione della difetto sensitivo (formicolio, disestesia tattile) è stata completa nel 79% (955 pazienti), parziale nel 17.3% (211 pazienti), e insignificante nel 3.4% (42 pazienti).

Il difetto motorio era presente in 580 casi (48%), in 53 di questi (9.1%) si trattava di un difetto motorio grave, con marcata perdita di forza di dorsiflessione del piede. Tra questi 580 pazienti il difetto motorio è regredito completamente dopo Ozonoterapia in 376 (64.8%), parzialmente in 128 (22%), non è regredito in 76 (13.1%). In particolare tra i 53 casi in cui il difetto motorio era grave si è assistito a un recupero completo in 9 (16.9%), parziale in 16 (30.1%), irrilevante o non soddisfacente in 28 (52.8%). Vi sono stati 76 pazienti su 580 (13.1%) che non hanno recuperato il difetto motorio, sono quindi stati sottoposti a trattamento chirurgico.

Caso studio su 1200 pazienti di ozonoterapia nell'ernia discale lombare

Tra i 1208 pazienti sottoposti a Ozonoterapia intradiscale, 314 (25.9%) erano stati sottoposti a un atto chirurgico a cielo aperto nei mesi o negli anni precedenti. Il risultato sulla recidiva è stato eccellente in 85 (27%), buono in 144 (45.8%), scarso, mediocre o nullo nel 26.9%.

I pazienti sofferenti per ernie discali a livelli multipli hanno avuto beneficio dal trattamento con Ozonoterapia intradiscale in maniera analoga a quelli con un solo livello di patologia.

612 pazienti sono stati sottoposti a indagine TAC o RM di controllo a distanza di cinque mesi dal trattamento con Ozonoterapia. In 251 si è ottenuta evidenza TAC/RM di ridimensionamento della massa erniaria (41%). In altri 226 (37%) la erniazione era scomparsa, in 135 casi (22%) il quadro neuroradiologico restava immodificato.

Il risultato si è sviluppato in due fasi: vi è stata una iniziale remissione nei giorni immediatamente successivi a Ozonoterapia intradiscale, cui è seguito un periodo di stabilità, o di lieve peggioramento nelle due settimane seguenti l’iniezione intradiscale. Si è poi sviluppata progressivamente la seconda fase di miglioramento, nell’arco di circa 8 settimane.

Gli autori concludono che l’Ozonoterapia intradiscale non è controindicata dopo precedenti atti chirurgici, e anzi, è qui particolarmente indicata in quanto può proteggere il paziente dai rischi di un nuovo intervento. Inoltre non trova controindicazione nelle scadenti condizioni fisiche del paziente. Al contrario in questi casi  l’Ozonoterapia intradiscale è particolarmente utile perché priva di controindicazioni di carattere generale.

SOVEOT Sociedad Venezolana de Ozonoterapia.  Discolisi percutanea mediante O2O3 intradiscale