Ozonoterapia

L’ozonoterapia è un trattamento medico ad altissimo potere antinfiammatorio.
L’ozono è un gas formato da tre atomi di ossigeno ed è prodotto attraverso una scarica elettrica. È un gas essenziale alla vita sulla Terra per via della sua capacità di assorbire la luce ultravioletta; lo strato di ozono presente nella stratosfera protegge la Terra dall’azione nociva dei raggi ultravioletti UV-C provenienti dal Sole.

ambulatorio di ozonoterapia a MilanoL’uso di un gas a scopo terapeutico rappresenta una condizione del tutto particolare che richiede opportuni apparati e strumentazioni, adeguate conoscenze metodologiche e precise indicazioni terapeutiche.

L’ossigeno è presente in natura in forma di molecola biatomica. Ciò significa che se immaginiamo un atomo di ossigeno come una pallina da tennis, l’ossigeno che respiriamo è costituito da due palline da tennis unite, o meglio, molto vicine.

Quando un ambiente ricco di ossigeno – ad esempio l’aria – viene sottoposto a una scarica elettrica – ad esempio un fulmine – le strutture biatomiche di diverse molecole di ossigeno si rompono per formare una nuova molecola triatomica, costituita da tre atomi di ossigeno uniti, cioè da tre palline da tennis. La nuova molecola prende il nome di ozono.

L’Ozono è un gas, come l’ossigeno, ma più pesante perché costituito da tre atomi ed è caratterizzato da un’estrema instabilità. Cosa significa? Significa che, una volta prodotta, la molecola triatomica di ozono tende rapidamente a rompersi per tornare a essere una molecola biatomica di ossigeno – cioè due palline da tennis unite – e un atomo di ossigeno singoletto,  cioè una pallina da tennis solitaria.

L’ossigeno singoletto presenta una serie di caratteristiche e prerogative che qui, per ora, non si intendono valutare. Diremo solo che molti effetti dell’Ozono sono in realtà effetti dell’ossigeno singoletto, che può essere considerato un “messaggero” dell’ozono.

Naturalmente anche l’ossigeno rientra tra gli attori principali dell’ozonoterapia e svolge un ruolo importante nel determinarne gli effetti terapeutici.

Approfondimenti sull’ozono

Ma l’ozono non è tossico?

Contrariamente all’ozono presente nello smog, l’0zono utilizzato in medicina è prodotto a partire da ossigeno medicale puro al 99.6% che viene attraversato da una scarica elettrica. Non è possibile utilizzare l’ossigeno contenuto nell’aria a causa della compresenza di Azoto e la conseguente possibile formazione di ossidi di azoto.

Certamente l’ozono, proprio per la sua naturale tendenza a rompersi in ossigeno biatomico e ossigeno singoletto, risulta tossico per le vie aeree (è uno dei temibili inquinanti che rende difficile la respirazione nelle nostre città) ma ottiene ben diversi risultati terapeutici quando viene somministrato all’interno di tessuti o sostanze dotati di sistemi antiossidanti. Gli antiossidanti hanno la funzione di proteggere dall’azione ossidante dell’ozono, dell’ossigeno singoletto e di altre sostanze ossidanti prodotte normalmente durante la nostra vita.

Il nostro organismo, ben allenato a vivere in un ambiente ricco di ossigeno come l’aria, ha sviluppato una ricchissima dotazione di sostanze antiossidanti diluite in una enorme quantità di acqua. Tutto questo rende possibile quello che in medicina viene definito il “paradosso ozono“: cioè un gas tossico per le vie aeree diventa terapeutico per altre vie di somministrazione.

Come viene prodotto l’ozono?

L’ozono deve essere prodotto poco prima della sua somministrazione attraverso una macchina dotata di un elettrodo in grado di produrre una scarica elettrica appropriata. Infatti, a causa della naturale tendenza a ritrasformasi in ossigeno biatomico e ossigeno singoletto dopo solo 55 minuti il 50% del contenuto di ozono è ritornato a essere ossigeno.

Per questo motivo non è possibile trovare in commercio fiale già pronte di ozono, proprio perché dopo qualche ora dalla loro preparazione  sarebbero ritornate  fiale di ossigeno!

Come altri farmaci, anche l’ozono medicale può svolgere la sua azione in diverse concentrazioni che vengono determinate considerando di volta in volta variabili come la temperatura, la pressione, la velocità di flusso del gas. Ciò a causa della natura gassosa e della instabilità dell’ozono. Tutto ciò impone l’uso di apparati estremamente precisi e dotati di strumenti di misura che monitorano continuamente la concentrazione. Infine, le macchine e gli ambienti dove si svolge l’attività terapeutica dovranno essere dotati d’idonei strumenti di abbattimento dell’ozono prodotto in eccesso per evitare inconvenienti alle vie respiratorie.

Patologie trattate e tecniche di somministrazione dell’ozono

Le patologie che si possono trattare con Ozonoterapia sono molto numerose, analogamente sono molte numerose le tecniche con cui si può somministrare l’Ozono. In generale possiamo distinguere:

  1. Via infiltrativa
  2. Autoemoterapia
  3. Ozonobag
  4. Acqua ozonizzata
  5. Olio ozonizzato

Ozonoterapia per via infiltrativa: la più utilizzata

La tecnica infiltrativa di somministrazione dell’Ozono rappresenta la modalità più utilizzata per il trattamento di patologie del disco intervertebrale, di patologie degenerative artrosiche sia vertebrali che articolari, di patologie degenerative tendinee come tendiniti e tendinosi e per il trattamento, a fini estetici, della cellulite.

Le tecniche infiltrative sono molteplici, ciascuna adatta a specifiche patologie:

Ernia discale
Protrusione discale/Bulging discale
Stenosi del canale vertebrale
Artrosi della colonna vertebrale

Ernia discale
Protrusione discale / Bulging discale
Spondilolistesi

Artrosi dell’anca
Artrosi del ginocchio/Gonartrosi
Artrosi della spalla
Rizartrosi

Fascite plantare
Rizartrosi

Epicondilite
Epitrocleite
Tendinite
Tendinosi
Lacerazioni tendinee parziali

Neuroma di Morton

Ozonoterapia attraverso Autoemoterapia

Rappresenta la modalità storica attraverso cui l’ozono è arrivato in Italia circa 35 anni fa, provenendo dalla Germania dove, ancora oggi, è il principale sistema di trattamento con ozono. La tecnica prevede il prelievo di un piccolo quantitativo di sangue che viene raccolto in un apposito contenitore contenente un anticoagulante. Successivamente il sangue viene posto a contatto con una miscela di ossigeno e ozono. Dopo circa due minuti il sangue subisce una serie di modificazioni biochimiche e viene quindi re-infuso. Questa terapia determina un miglioramento della microcircolazione e dell’ossigenazione periferica con indicazione al trattamento di tutte le arteriopatie, le ulcere periferiche da insufficienza venosa, le ulcere del piede diabetico, le ferite chirurgiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione, la maculopatia degenerativa senile forma secca, la maculopatia diabetica.

Molto spesso queste lesioni sono così avanzate e invalidanti da obbligare a scelte chirurgiche demolitive. L’associazione di sacchetti di Ozono e Autoemoterapia ha permesso a molti pazienti di evitare l’amputazione degli arti.

Parallelamente si assiste a un’aumentata capacità antiossidante da parte dell’organismo con una sensazione di benessere e di migliore resistenza allo sforzo, questo permette di utilizzare l’Autoemoterapia in tutte le patologie caratterizzate da senso di stanchezza, come la Fibromialgia.

Purtroppo questa caratteristica ne ha determinato l’uso come doping in tutti quegli sport caratterizzati da sforzo prolungato, come il ciclismo, il nuoto, il fondo podistico.

Ozonoterapia in cavità chiuse o attraverso sacchetti: ozonobag

È un’altra tecnica storica che ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento locale delle Ulcere periferiche da insufficienza venosa, delle Ulcere del piede diabetico, delle ferite chirurgiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione.

La somministrazione endovaginale trova un’importante indicazione nel trattamento della Candidosi vaginale.

Ozonoterapia attraverso acqua ozonizzata

L’ozono viene fatto gorgogliare in acqua demineralizzata, l’ozono depura l’acqua da virus e batteri (è infatti utilizzato come disinfettante nelle piscine per ridurre la quantità di cloro) e, accumulandosi all’interno dell’acqua, può essere utilizzato come disinfettante sia su lesioni cutanee (ulcere, ferite, ragadi) che in infezioni delle mucose attraverso lavaggi (gastrite, candidosi vaginale).

Ozonoterapia attraverso Olio Ozonizzato

È possibile utilizzare creme e olio sottoposti a procedura di ozonizzazione, cioè esposti all’azione dell’ozono che ne modifica la struttura, caricandosi sul substrato oleoso. Tale substrato rilascia nel tempo l’ozono contribuendo a ossigenare la cute o la mucosa su cui viene spalmato. In questo modo si possono curare scottature, infezioni cutanee, emorroidi in stadio iniziale, ulcere o ferite. Alcune creme hanno invece un uso più tipicamente estetico e antiaging.

L’olio ozonizzato, caratterizzato da un pungente e sgradevole odore, può essere utilizzato direttamente o invece incorporato su supporti cremosi uniti a essenze profumate. Questi prodotti vengono correntemente commercializzati in tutte le farmacie rendendo più piacevole l’uso sia per il trattamento di patologie che al solo scopo estetico come creme da giorno o da notte.