Patologie curabili con ozonoterapia

Le prime applicazioni storiche dell’ozono risalgono ai primi anni del 900. Il trattamento di gangrene e infezioni superficiali in un’epoca priva di antibiotici, era basato sull’uso di questo gas in quanto è il più potente agente ossidante e battericida presente in natura.

L’ozono rappresenta ancora oggi il sistema più efficace per disinfettare le acque sia nelle piscine che negli ambienti pubblici e ospedalieri.

Patologie curabili con ozonoterapiaÈ particolarmente conosciuto l’uso dell’Ozonoterapia nelle patologie della colonna vertebrale, in particolare nelle ernie discali e protrusioni discali a livello lombare, cervicale o toracico, stenosi del canale vertebrale, artrosi della colonna vertebrale, dolore residuo post intervento chirurgico di ernia discale, compressione cicatriziale in sede di precedente intervento chirurgico.

L’ozonoterapia può essere anche utilizzata con ottimi risultati per patologie, quali: l’artrosi dell’anca e l’artrosi del ginocchio, il neuroma di Morton, le patologie infiammatorie e degenerative tendinee, la rizartrosi, le trocanteriti, le forme iniziali di sindrome del tunnel carpale, tunnel tarsale e tutte le patologie da intrappolamento nervoso il dito a scatto, l’epicondilite e l’epitrocleite, e ancora in ogni patologia degenerativa infiammatoria come la fascite plantare.

Con la tecnica dell’Autoemoterapia, nota come GAET o Grande AutoEmoTerapia, l’ozonoterapia viene utilizzata nel trattamento delle ulcere del paziente diabetico e del paziente arteriopatico e anche a supporto nella cura della maculopatia retinica degenerativa senile forma secca e nella maculopatia diabetica.

L’ozono può essere fatto gorgogliare in acqua demineralizzata per produrre acqua ozonizzata. L’ozono depura l’acqua da virus e batteri (è infatti utilizzato come disinfettante nelle piscine per ridurre l’uso del cloro) e accumulandosi all’interno dell’acqua può essere utilizzato come disinfettante sia su lesioni cutanee (ulcere, ferite, ragadi) che in infezioni delle mucose attraverso lavaggi (gastrite, candidosi vaginali).

È possibile utilizzare creme e olio sottoposti a procedura di ozonizzazione, cioè esposti all’azione dell’ozono che ne modifica la struttura, caricandosi sul substrato oleoso. Tale substrato rilascia nel tempo l’ozono, contribuendo a ossigenare la cute o la mucosa su cui viene spalmato. In questo modo si possono curare scottature, infezioni cutanee, emorroidi in stadio iniziale, ulcere o ferite. Alcune creme hanno invece un uso più tipicamente estetico e antiaging.

Ogni patologia presenta indicazioni, dosi e vie di somministrazione specifiche ma solo un’adeguata diagnosi permette di consigliare un’adeguata terapia.

Patologie trattate e tecniche di somministrazione dell’ozono

Le patologie che si possono trattare con Ozonoterapia sono molto numerose, analogamente sono molte numerose le tecniche con cui si può somministrare l’Ozono. In generale possiamo distinguere:

  1. Via infiltrativa
  2. Autoemoterapia
  3. Ozonobag
  4. Acqua ozonizzata
  5. Olio ozonizzato

Ozonoterapia per via infiltrativa: la più utilizzata

La tecnica infiltrativa di somministrazione dell’Ozono rappresenta la modalità più utilizzata per il trattamento di patologie del disco intervertebrale, di patologie degenerative artrosiche sia vertebrali che articolari, di patologie degenerative tendinee come tendiniti e tendinosi e per il trattamento, a fini estetici, della cellulite.

Le tecniche infiltrative sono molteplici, ciascuna adatta a specifiche patologie:

Ernia discale
Protrusione discale/Bulging discale
Stenosi del canale vertebrale
Artrosi della colonna vertebrale

Ernia discale
Protrusione discale / Bulging discale
Spondilolistesi

Artrosi dell’anca
Artrosi del ginocchio/Gonartrosi
Artrosi della spalla
Rizartrosi

Fascite plantare
Rizartrosi

Epicondilite
Epitrocleite
Tendinite
Tendinosi
Lacerazioni tendinee parziali

Neuroma di Morton

Ozonoterapia attraverso Autoemoterapia

Rappresenta la modalità storica attraverso cui l’ozono è arrivato in Italia circa 35 anni fa, provenendo dalla Germania dove, ancora oggi, è il principale sistema di trattamento con ozono. La tecnica prevede il prelievo di un piccolo quantitativo di sangue che viene raccolto in un apposito contenitore contenente un anticoagulante. Successivamente il sangue viene posto a contatto con una miscela di ossigeno e ozono. Dopo circa due minuti il sangue subisce una serie di modificazioni biochimiche e viene quindi re-infuso. Questa terapia determina un miglioramento della microcircolazione e dell’ossigenazione periferica con indicazione al trattamento di tutte le arteriopatie, le ulcere periferiche da insufficienza venosa, le ulcere del piede diabetico, le ferite chirurgiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione, la maculopatia degenerativa senile forma secca, la maculopatia diabetica.

Molto spesso queste lesioni sono così avanzate e invalidanti da obbligare a scelte chirurgiche demolitive. L’associazione di sacchetti di Ozono e Autoemoterapia ha permesso a molti pazienti di evitare l’amputazione degli arti.

Parallelamente si assiste a un’aumentata capacità antiossidante da parte dell’organismo con una sensazione di benessere e di migliore resistenza allo sforzo, questo permette di utilizzare l’Autoemoterapia in tutte le patologie caratterizzate da senso di stanchezza, come la Fibromialgia.

Purtroppo questa caratteristica ne ha determinato l’uso come doping in tutti quegli sport caratterizzati da sforzo prolungato, come il ciclismo, il nuoto, il fondo podistico.

Ozonoterapia in cavità chiuse o attraverso sacchetti: ozonobag

È un’altra tecnica storica che ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento locale delle Ulcere periferiche da insufficienza venosa, delle Ulcere del piede diabetico, delle ferite chirurgiche e non chirurgiche con difficoltà alla cicatrizzazione.

La somministrazione endovaginale trova un’importante indicazione nel trattamento della Candidosi vaginale.

Ozonoterapia attraverso acqua ozonizzata

L’ozono viene fatto gorgogliare in acqua demineralizzata, l’ozono depura l’acqua da virus e batteri (è infatti utilizzato come disinfettante nelle piscine per ridurre la quantità di cloro) e, accumulandosi all’interno dell’acqua, può essere utilizzato come disinfettante sia su lesioni cutanee (ulcere, ferite, ragadi) che in infezioni delle mucose attraverso lavaggi (gastrite, candidosi vaginale).

Ozonoterapia attraverso Olio Ozonizzato

È possibile utilizzare creme e olio sottoposti a procedura di ozonizzazione, cioè esposti all’azione dell’ozono che ne modifica la struttura, caricandosi sul substrato oleoso. Tale substrato rilascia nel tempo l’ozono contribuendo a ossigenare la cute o la mucosa su cui viene spalmato. In questo modo si possono curare scottature, infezioni cutanee, emorroidi in stadio iniziale, ulcere o ferite. Alcune creme hanno invece un uso più tipicamente estetico e antiaging.

L’olio ozonizzato, caratterizzato da un pungente e sgradevole odore, può essere utilizzato direttamente o invece incorporato su supporti cremosi uniti a essenze profumate. Questi prodotti vengono correntemente commercializzati in tutte le farmacie rendendo più piacevole l’uso sia per il trattamento di patologie che al solo scopo estetico come creme da giorno o da notte.