Giocatore di rugby di 27 anni con lombosciatalgia sinistra da circa due mesi. Scarsa risposta a fisioterapia e trattamento medico. Ernia-del-disco-l4-l5-paramediana-sinistra-trattata-con-ozonoterapia
Giocatore di rugby di 27 anni con lombosciatalgia sinistra da circa due mesi. Scarsa risposta a fisioterapia e trattamento medico. Ernia-del-disco-l4-l5-paramediana-sinistra-trattata-con-ozonoterapia
Paziente di 41 anni sottoposto ad intervento di discectomia per ernia discale intraforaminale L4-L5
La paziente, 50 anni, presentava una lombosciatalgia con irradiazione destra da circa 1 mese, scarsa risposta a terapia con cortisone.
Paziente di 40 anni con precedente intervento di discectomia per ernia discale intraforaminale L4-L5. Lombosciatalgia acuta con irradiazione all'arto inf sin,
In moto per una corretta posizione di guida è necessario mantenere la colonna allineata, la testa sul normale prolungamento del collo
In questo studio sono stati valutati 224 pazienti, 118 maschi e 106 femmine,di età compresa tra 27 e 79 anni
Lo studio ha come obiettivo di verificare l’efficacia del trattamento dei conflitti disco articolari tramite infoltrazione paravertebrale
L’analisi dei dati raccolti dal gruppo di studio multicentrico prende in considerazione un gruppo di 23 pazienti di entrambi i sessi e con età compresa tra i 40 e i 65 anni, affetti da lombosciatalgia persistente per la quale avevano subito uno o più interventi chirurgici dai quali era comunque residuato un dolore di particolare intensità all’arto inferiore .
Il dolore cronico post intervento di ernia discale (FBSS, Failed Back Surgery Syndrome, sindrome da fallimento chirurgico spinale) trova una giustificazione etiologica in: a) compressione da ernia discale o protrusione discale; b) aderenze cicatriziali post intervento; c) persistente alterazione infiammatoria cronica su base autoimmune; d) persistente alterazione infiammatoria cronica su base degenerativa discale (che mantiene un edema flogistico in grado di irritare le radici nervose,oppure in grado di determinare fenomeni compressivi); e) compressione-ischemia a carico dei vasi del perinevrio, cioè del rivestimento del nervo, con persistente sofferenza della radice nervosa. In tale contesto un trattamento con Ossigeno-Ozono trova un ideale collocazione. Alle potenzialità antinfiammatorie l’Ozono associa quella disidratante, utile nei casi di recidiva erniaria, e rivascolarizzante, utile quando l’ischemia nervosa è alla base della patologia dolorosa.
I pazienti studiati avevano subito un intervento in ambito neurochirurgico in un periodo antecedente compreso tra sei mesi e dieci anni. La patologia erniaria era compresa nei territori L4-L5, L5-S1, e tutti i pazienti avevano svolto nell’arco di tutto questo tempo numerosi trattamenti antalgici: FKT, FANS, cortisone, peridurali antalgiche, TENS, con beneficio scarso o transitorio.
I pazienti sono stati seguiti per un periodo di dodoci mesi. Il trattamento è consistito in un ciclo di 10 infiltrazioni paravertebrali eseguite con cadenza bisettimanale, ad ogni seduta venivano praticate sei iniezioni da 5 ml di una miscela di Ossigeno-Ozono con concentrazione di 20 microg/ml somministrate a livello paravertebrale, in corrispondenza della recidiva erniaria o della radicolopatia e negli spazi intervertebrali immediatamente adiacenti. In seguito le somministrazioni sono state effettuate ad intervalli di circa un mese per sei-otto mesi.
15 pazienti (65%) hanno risposto positivamente; 3 pazienti(13%) hanno ottenuto beneficio parziale, 2 pazienti(8.7%) non hanno presentato alcun risultato positivo, tre pazienti non hanno completato il trattamento.
Gli autori terminano lo studio rilevando il “sorprendente entusiasmo” che i pazienti hanno manifestato nel corso della terapia per aver trovato una soluzione soddisfacente in un trattamento infiltrativo semplice e non invasivo.
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