L’analisi dei dati raccolti dal gruppo di studio multicentrico prende in considerazione un gruppo di 23 pazienti di entrambi i sessi e con età compresa tra i 40 e i 65 anni, affetti da lombosciatalgia persistente per la quale avevano subito uno o più interventi chirurgici dai quali era comunque residuato un dolore di particolare intensità all’arto inferiore .
Il dolore cronico post intervento di ernia discale (FBSS, Failed Back Surgery Syndrome, sindrome da fallimento chirurgico spinale) trova una giustificazione etiologica in: a) compressione da ernia discale o protrusione discale; b) aderenze cicatriziali post intervento; c) persistente alterazione infiammatoria cronica su base autoimmune; d) persistente alterazione infiammatoria cronica su base degenerativa discale (che mantiene un edema flogistico in grado di irritare le radici nervose,oppure in grado di determinare fenomeni compressivi); e) compressione-ischemia a carico dei vasi del perinevrio, cioè del rivestimento del nervo, con persistente sofferenza della radice nervosa. In tale contesto un trattamento con Ossigeno-Ozono trova un ideale collocazione. Alle potenzialità antinfiammatorie l’Ozono associa quella disidratante, utile nei casi di recidiva erniaria, e rivascolarizzante, utile quando l’ischemia nervosa è alla base della patologia dolorosa.
I pazienti studiati avevano subito un intervento in ambito neurochirurgico in un periodo antecedente compreso tra sei mesi e dieci anni. La patologia erniaria era compresa nei territori L4-L5, L5-S1, e tutti i pazienti avevano svolto nell’arco di tutto questo tempo numerosi trattamenti antalgici: FKT, FANS, cortisone, peridurali antalgiche, TENS, con beneficio scarso o transitorio.
I pazienti sono stati seguiti per un periodo di dodoci mesi. Il trattamento è consistito in un ciclo di 10 infiltrazioni paravertebrali eseguite con cadenza bisettimanale, ad ogni seduta venivano praticate sei iniezioni da 5 ml di una miscela di Ossigeno-Ozono con concentrazione di 20 microg/ml somministrate a livello paravertebrale, in corrispondenza della recidiva erniaria o della radicolopatia e negli spazi intervertebrali immediatamente adiacenti. In seguito le somministrazioni sono state effettuate ad intervalli di circa un mese per sei-otto mesi.
Ozonoterapia post intervento: i risultati
15 pazienti (65%) hanno risposto positivamente; 3 pazienti(13%) hanno ottenuto beneficio parziale, 2 pazienti(8.7%) non hanno presentato alcun risultato positivo, tre pazienti non hanno completato il trattamento.
Gli autori terminano lo studio rilevando il “sorprendente entusiasmo” che i pazienti hanno manifestato nel corso della terapia per aver trovato una soluzione soddisfacente in un trattamento infiltrativo semplice e non invasivo.