La paziente, 50 anni, presentava una lombosciatalgia con irradiazione destra da circa 1 mese, scarsa risposta a terapia con cortisone.
La paziente, 50 anni, presentava una lombosciatalgia con irradiazione destra da circa 1 mese, scarsa risposta a terapia con cortisone.
Paziente di 40 anni con precedente intervento di discectomia per ernia discale intraforaminale L4-L5. Lombosciatalgia acuta con irradiazione all'arto inf sin,
Ozonoterapia nella patologia artrosico-degenerativa della colonna lombare nell’anziano. dopo.3 mesi il 57,3% dei pazienti ha riferito un netto miglioramento.
Caso Clinico: paziente di 32 anni con un’importante cervicobrachialgia destra insorta acutamente dopo un incidente stradale. La sintomatologia è sostenuta da un’ernia del disco C5-C6 pre e intraforaminale destra dimostrata da Risonanza Magnetica.
Negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato l’utilità dell’ozonoterapia nella riduzione delle ernie discali
In moto per una corretta posizione di guida è necessario mantenere la colonna allineata, la testa sul normale prolungamento del collo
In questo studio sono stati valutati 224 pazienti, 118 maschi e 106 femmine,di età compresa tra 27 e 79 anni
Lo studio ha come obiettivo di verificare l’efficacia del trattamento dei conflitti disco articolari tramite infoltrazione paravertebrale
85 pazienti affetti da lombalgia, lombosciatalgia o lombocruralgia, di cui 45 uomini e 40 donne, sono stati sottoposti a somministrazione di una miscela di Ossigeno-Ozono intraforaminale RX guidata. Nella maggior parte dei casi (80 pazienti) la causa del dolore era riconducibile ad una ernia discale, con conseguente conflitto disco-radicolare. Nel rimanente numero di casi (5 pazienti) il trattamento è stato effettuato su pazienti con stenosi del canale vertebrale associata a ernie/protrusioni discali. I livelli trattati sono stati in ordine decrescente L4-L5 (48 pazienti), L5-S1 (23 pazienti), L3-L4 (14 pazienti).
È stata effettuata una rigorosa selezione dei pazienti da trattare. In particolare si è provveduto a stabilire:
60 pazienti (75%) hanno riportato un miglioramento o la scomparsa della sintomatologia dolorosa (di cui il 65% dopo singolo trattamento); 20 pazienti (25 %) hanno riferito un miglioramento scarso o assente.
Il tratto cervicale della colonna è il secondo per frequenza ad essere colpito dalle ernie discali e da protrusioni discali a causa della sua grande mobilità e della vulnerabilità in caso di traumi anche non eccessivamente gravi.
Nel rachide cervicale, a differenza di quello lombare, sono poco frequenti le protrusioni discali singole e di tipo “molle”; più frequentemente si tratta di protrusioni “dure” spesso multiple e caratterizzate da cospicua componente artrosica.
L’ernia cervicale acuta può intervenire a ogni età ed è spesso da correlarsi a sollecitazioni improvvise e non bene calibrate impresse al collo dallo stesso paziente; spesso l’ernia cervicale acuta dipende dal tipico contraccolpo conseguente al “colpo di frusta” da tamponamento automobilistico.
L’ernia cervicale acuta può essere mediana con associati segni di livello assai sfumati di cervicalgia (rigidità del collo, dolori irradiati, parestesie alle braccia). Quando l’ernia è laterale la sintomatologia è dominata dalla brachialgia.
Il trattamento dell’ernia discale cervicale è per la maggior parte dei casi conservativo e solo una piccola parte viene riservata alla chirurgia. L’intervento chirurgico porta inevitabilmente ad una riduzione della mobilità del rachide cervicale e ad un più alto rischio di degenerazione dei dischi intersomatici adiacenti eccessivamente sollecitati.
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