EpicondiliteL’epicondilite laterale o il gomito del tennista causano lesioni ai tendini che collegano il muscolo all’osso all’esterno del gomito. Le lesioni sono causate da movimenti eccessivi e / o ripetitivi, come colpire una palla da tennis con una racchetta o fare movimenti continui con un cacciavite. Nel tempo, il gomito del tennista può causare dolore costante all’esterno dell’avambraccio. In alcuni casi, il dolore può diffondersi all’avambraccio e al polso.

Di solito il riposo e gli antidolorifici da banco sono la terapia per l’epicondilite, aiutano infatti ad alleviare il dolore, ma se i trattamenti conservativi non aiutano o se i sintomi sono disabilitanti, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

Sintomi dell’epicondilite

Il dolore associato al gomito del tennista può diffondersi nella parte esterna del gomito, dell’avambraccio e del polso. Il dolore e la debolezza che ne derivano possono rendere difficile:

  • Usare la mano per stringere la mano o girare una maniglia
  • Tenere alcuni oggetti in mano, come un bicchiere o una tazza di caffè

Cause dell’epicondilite

Il gomito del tennista è dovuto ad una ripetuta contrazione dei muscoli dell’avambraccio, che sono i muscoli che si usano per raddrizzare e alzare la mano e il polso. I movimenti ripetuti possono provocare sia l’infiammazione che una serie di piccoli strappi nei tendini che si attaccano ai muscoli dell’avambraccio, alla prominenza ossea e alla parte esterna del gomito (epicondilo laterale).

Come suggerire il nome, giocare a tennis – in particolare con l’uso ripetuto del rovescio con scarsa tecnica – è una delle possibilità causa di questa patologia. Oltre al tennis, molti altri più comuni movimenti del braccio possono provocare il gomito del tennista, tra cui:

  • Utilizzare di strumenti idraulici
  • la pittura
  • avvitare viti
  • uso eccessivo del mouse

Prevenire l’epicondilite: lo stile di vita

I cinque passaggi per proteggere il gomito affetto da epicondilite sono:
1. Protezione. Proteggere il gomito da ulteriori lesioni appoggiandolo.
2. Riposo. Il gomito non deve essere eccessivamente lavorato, ma non deve essere tenuto immobile. In molti casi è sufficiente ridurre i sintomi durante la notte indossando una fasciatura elastica sull’avambraccio.
3. Ghiaccio. Per ridurre il gonfiore puoi usare il ghiaccio, massaggiare con l’impacco di ghiaccio, le immersioni in acqua fredda o indossare la fascia elastica / il tutore imbevuto di acqua fredda. All’inizio del dolore dovresti applicare il ghiaccio il prima possibile.
4. Compressione. Per comprimere l’area lesa è possibile utilizzare una benda o un tutore elastico.
5. Elevazione. Per prevenire o ridurre il gonfiore, provare ad alzare il braccio.

L’epicondilite laterale o il tumore del tennista colpisce le lesioni ai tendini del muscolo che si collega alle ossa sulla parte esterna del gomito. Le lesioni sono provocate da un uso eccessivo e / o da movimenti ripetitivi, come ad esempio colpire una palla da tennis con una racchetta o movimenti torsionali con una cacciavite. Nel corso del tempo, il gomito del tennista può causare un dolore costante nella parte esterna dell’avambraccio. In alcuni casi, il dolore si può diffondere fino all’avambraccio e al polso.

Solitamente riposo e antidolorifici da banco contribuiscono ad alleviare il dolore, ma se i trattamenti conservativi non giovano o se i sintomi sono non validi, può essere necessario un intervento chirurgico.

Visita medica: quando?

È necessario rivolgersi al proprio medico di base quando rimedi di automedicazione come il riposo, gli impacchi di ghiaccio e l’uso di antidolorifici da banco non migliorano il dolore.

Fattori di rischio

I fattori che possono aumentare il rischio di esercitare il gomito del tennista sono:

  • Età: anche se il gomito del tennista colpisce persone di tutte le età, è più comune negli adulti di età compresa tra i 30 e i 50 anni.
  • Occupazione: le persone che svolgono lavori che comportano movimenti ripetitivi del polso e del braccio hanno maggiori probabilità di scoprire il gomito del tennista. Alcune categorie a rischio sono gli idraulici, gli imbianchini, i falegnami, i macellai e i cuochi.
  • Alcuni sport: praticare lo sport utilizzando l’uso di una racchetta aumenta il rischio di sviluppare il gomito del tennista.

Complicazioni

Se non curato, il gomito del tennista può causare dolore cronico, soprattutto nel sollevamento o nella presa di oggetti. La patologia può anche peggiorare se il gomito viene usato intensamente prima che sia completamente guarito.

Esami e diagnosi

In molti casi, la storia clinica e la visita medica vengono fornite informazioni dettagliate per una diagnosi corretta. Se però il medico sospetta qualche altra patologia, è possibile prescriva esami più approfonditi, come:

  • raggi-X per escludere altre possibili cause di dolore al gomito come ad esempio frattura o artrite.
  • risonanza magnetica, in quanto alcuni problemi al collo, come le ernie discali, le protrusioni discali o l’ artrosi cervicale causano sintomi simili a quelli del gomito del tennista.
  • elettromiografia per verificare se i sintomi sono presenti a un nervo schiacciato.

Trattamenti e farmaci

Il gomito del tennista è una patologia dolorosa ma che spesso si risolve da sola. Tuttavia, se gli antidolorifici da banco e le altre misure di automedicazione non assistono, il medico può suggerire una terapia fisica. In casi gravi può essere necessario un intervento chirurgico.

  • Utilizzare bende e tutori che aiutano a controllare il sovraccarico del tendine e quindi il dolore. Sono in commercio anche polsiere per proteggere i polsi e sono efficaci per proteggere lo stress dei tendini.
  • È possibile modificare il modo in cui si affrontano determinate attività ad esempio, modificando la tecnica nel gioco del tennis o usando misure ergonomiche per assicurare che il polso e l’avambraccio non facciano movimenti che contribuiscano a peggiorare i sintomi.
  • Fare stretching e ginnastica per rafforzare i muscoli collegati al dolore e controllare il dolore. Solitamente è possibile fare gli esercizi a casa ma nei casi più gravi è necessario l’aiuto del fisioterapista.

L’ozonoterapia viene effettuata con successo nelle forme iniziali e intermedie di epicondilite grazie alla sua azione antinfiammatoria. L’ozonoterapia viene somministrata tramite infiltrazioni locali nella regione dolente utilizzando aghi estremamente sottili.

Normalmente si effettuano un numero di 8-10 infiltrazioni a intervalli di 3-4 giorni.

L’Ozonoterapia presenta la particolarità di non avere alcuna azione lesiva sulle strutture tendinee e di non lasciare depositi locali in forma microcristallina come accade invece per le somministrazioni locali di alcune formulazioni a lento rilascio di cortisone.

Dopo la terapia è fondamentale sottoporsi a un programma di riabilitazione.

Il trattamento con cortisone è indicato nelle fasi iniziali dell’epicondilite. Si effettuano in normalmente 2-3 infiltrazioni locali con lo scopo di ridurre l’infiammazione. Dopo l’infiltrazione di cortisone è fondamentale incluso un programma di riabilitazione.

Se dopo almeno un anno di terapia conservativa i sintomi non sono migliorati, potrebbe essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico per rimuovere il tessuto danneggiato. Dopo la chirurgia è fondamentale attivato un programma di riabilitazione.